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Il lavoro in mobilità rappresenta, per moltissime aziende, un’opportunità alla quale è difficile rinunciare:

  • rende veloce la comunicazione e quindi fluido il processo decisionale;
  • consente una maggiore partecipazione alla vita aziendale anche a chi lavora sul campo;
  • supporta la produttività perché, ottimizzando i tempi, libera risorse a favore di un’efficace gestione del quotidiano.

Se da un lato è vero che questa tendenza sta offrendo alle aziende numerosi vantaggi, è altrettanto vero che porta con sé dubbi e domande, lanciando agli IT Manager una sfida legata ai temi della sicurezza, della gestione della privacy, della protezione dei dispositivi ma soprattutto dei dati aziendali.

Complementare al tema del lavoro in mobilità, BYOD rappresenta un secondo focus con cui le risorse IT si confrontano oggi in azienda. Si tratta di un trend riferito alla possibilità di utilizzare, in ambito professionale, dispositivi personali quali smartphone e tablet. Riflette il desiderio di mutuare dalla vita privata un’esperienza d’uso facile e intuitiva, potendo accedere alle risorse aziendali con pochi e semplici clic ovunque ci si trovi.

In questo scenario di crescente digitalizzazione, le esigenze di utente e collaboratore tendono a sovrapporsi. Le aziende, a prescindere dalle loro dimensioni e dal loro assetto organizzativo, ci chiedono con sempre maggior insistenza e interesse consigli sulle misure da prendere e sull’opportunità di implementare una strategia dedicata alla Gestione della Mobilità.

L’obiettivo è identificare soluzioni “ad hoc”, che convergono su due esigenze principali:

  • rendere semplice e sicuro l’accesso a risorse aziendali in mobilità;
  • consentire l’uso professionale di dispositivi personali evitando interferenze con la sfera privata.

Sicurezza e BYOD non esauriscono le caratteristiche che i nostri interlocutori IT richiedono ad un programma di Mobile Device Management: semplicità nella gestione quotidiana, capacità di offrire una visione completa e sempre aggiornata in termini di accessi e dispositivi rappresentano infatti altri requisiti importanti su cui è necessario porre l’accento nell’affrontare l’argomento Mobility.

Le Applicazioni sono l’ultimo punto su cui intendo soffermarmi: la scelta di una soluzione di Mobile Device Management che facilita la distribuzione e l’integrazione di App con gli strumenti informatici aziendali ne incoraggia sviluppo e utilizzo, per offrire sempre nuovi servizi e opportunità al proprio team di lavoro.

Alla domanda “qual è il nostro punto di forza in questo momento e in questo ambito?” rispondo che il primo step di questo percorso è rappresentato da una fase di analisi dettagliata.

Obiettivo: mappare le esigenze di ogni singola realtà e, su questa base, identificare la configurazione ottimale prendendo in considerazione il numero di dispositivi.

Il passo successivo è rappresentato dall’installazione che può prevedere l’utilizzo del nostro cloud privato: una modalità che riduce l’impiego di risorse e rende accessibile il servizio anche a chi, pur sensibile al problema, non dispone di un team dedicato.

Relativamente alla fase di implementazione e di utilizzo vero e proprio, in linea con la nostra volontà di sentirci partner e di offrire un servizio di qualità, seguiamo i nostri clienti in tutto il percorso strutturando sessioni di formazione e di affiancamento per dotare il team designato del know how necessario per ottenere i migliori risultati dalla soluzione scelta.

Nelle fasi successive siamo a disposizione dei nostri clienti per introdurre le nuove funzionalità e gli aggiornamenti previsti da Mobile Iron, la soluzione che abbiamo scelto di utilizzare per offrire questo servizio.

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Massimo Recchia
Cloud Solution Architect

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