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Nel mio ultimo post dedicato al Mobile Device Management, ho avuto modo di approfondire il tema del lavoro in mobilità: una straordinaria opportunità che offre a molte funzioni aziendali la possibilità di combinare efficienza ed efficacia e di quindi ottimizzare tempo e risorse.

Nello stesso post ho anche sottolineato come la gestione dei dispositivi mobili e il trend BYOD coinvolgano oggi le funzioni IT in un dibattito concentrato principalmente su temi quali: sicurezza, gestione della privacy, protezione di dispositivi e soprattutto di dati aziendali.

Possiamo dire che da un lato l’attenzione si concentra sulla necessità di proteggere dati e dispositivi aziendali mentre dall’altro i collaboratori si dimostrano inclini ad utilizzare anche nel lavoro i dispositivi di proprietà.

E’ proprio questo insieme di fattori a generare da parte delle aziende un interesse sempre maggiore nei confronti di una strategia dedicata alla Gestione della Mobilità che noi di Intesys Networking abbiamo scelto di soddisfare proponendo il servizio QuiCLOUD MDM.

Passando attraverso una fase di analisi dettagliata, identifichiamo la configurazione ottimale che tiene conto del numero di dispositivi e delle loro caratteristiche funzionali.

Successivamente, procediamo con l’installazione in linea con l’obiettivo di rendere semplice e sicuro l’accesso alle risorse aziendali in mobilità e di consentire, quando stabilito dall’azienda, l’uso professionale di dispositivi personali senza interferenze con la sfera privata.

Dopo l’installazione che può prevedere l’uso del nostro cloud privato, diamo seguito ad una serie di appuntamenti dedicati alla formazione, con l’obiettivo di dotare il team aziendale – che prende in carico questa attività – di tutte le competenze necessarie per usufruire in modo ottimale del servizio, specialmente nella gestione quotidiana.

Quando parlo di necessità operative da svolgere “day by day” mi riferisco alla capacità di reagire a situazioni accidentali, da furti, rotture, smarrimenti, a cambi di configurazione dei dispositivi o reset delle impostazioni che si rendono necessari in caso di avvicendamento di personale in struttura.

La fase di implementazione e di formazione deve fornire un contributo importante per consentire ad ogni realtà di trovare il miglior assetto organizzativo in fatto di gestione. Una chiara suddivisione dei ruoli, un accesso parziale alle funzioni di amministrazione così come un utilizzo limitato della console di gestione sono opzioni da valutare con l’amministratore in azienda per minimizzare la possibilità di errore e per valorizzare una logica organizzativa funzionale alle esigenze operative dei singoli.

Vi faccio un esempio banale in proposito: la funzione wipe, che consente di cancellare la configurazione da un dispositivo e di effettuare il reset di tutte le impostazioni, va affidata ad un numero limitato di persone in azienda, proprio per evitarne un’erronea attivazione in casi in cui significherebbe per gli utenti la perdita di dati, informazioni e riferimenti.

Poiché siamo convinti che una visione completa e sempre aggiornata in termini di accessi e dispositivi sia alla base di una fruizione ottimale del servizio, poniamo spesso l’accento sull’opportunità di registrare ogni dispositivo in uso identificandolo come aziendale o di proprietà dell’utente, di suddividere i dispositivi per sistema operativo o per tipologia di configurazione.

L’assegnazione di un dispositivo infatti, così come la sua configurazione, riflettono aspetti organizzativi importanti che tengono conto di ruoli gerarchici e funzionali, così come di attivazione di policy aziendali.

Chiudo passando velocemente sul tema applicazioni: la soluzione da noi utilizzata per erogare il servizio offre un Application Store aziendale con cui si possono facilmente distribuire applicazioni concepite per un’integrazione ottimale con i principali sistemi di gestione e di comunicazione aziendale. L’aggiornamento di queste applicazioni e il loro monitoraggio diventano operazioni semplici e veloci per la gestione operativa di ogni funzione aziendale.

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Massimo Recchia
Cloud Solution Architect

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