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Sapete quante persone hanno fatto acquisti online in Italia in occasione del Natale 2014?
All’incirca 10 milioni, cioè il +28% rispetto all’anno precedente. Per un giro d’affari di circa 3 miliardi di euro (dati Google).

Ripeto: 10 milioni di persone per 3 miliardi fatturati.

C’è ancora da chiedersi se vale la pena portare il proprio business online?
Direi di no.
Piuttosto, è meglio chiedersi quando e come farlo nel modo migliore.

Riflettiamo un attimo su come è evoluto negli ultimi anni il processo di acquisto:

  • Rispetto ad una volta, quando spesso l’unica fonte di informazione era il passaparola, il consumatore medio oggi è informato e consapevole sulla propria intenzione d’acquisto.
  • Dal momento zero in cui scopre un prodotto e nasce l’interesse, il cliente si muove per avere maggiori informazioni.
  • Non si aspetta più il sabato per andare a fare shopping. Le informazioni sui prodotti possono essere trovate online in ogni momento.
  • La maggioranza delle ricerche avviene su Smartphone, ed è un trend in crescita in tutti i principali paesi (+115% in Italia). Sia che la vendita si effettui online, sia che avvenga in uno store fisico (il cosiddetto “drug to store”).

Quindi il prodotto o servizio deve essere rintracciabile e descritto in modo efficace, soprattutto se l’utente sta utilizzando uno Smartphone.

Meglio se si riescono a proporre offerte dedicate: più del 50% degli intervistati in un sondaggio Google si sono detti disposti ad acquistare da un rivenditore non conosciuto, se ha una offerta vantaggiosa.

Quando bisogna mettersi in moto?
Al più presto possibile! Gli altri lo stanno già facendo.

  • Da inizio ottobre le query inerenti prodotti e servizi iniziano progressivamente ad aumentare: siamo nella fase di preparazione, comparazione di offerte, scoperta di nuovi prodotti e servizi. Questo fenomeno – fa notare Google – si amplia rispetto ad una volta: per scegliere un hotel, si consultano in media 15-20 fonti. L’importante per chi fa business online, soprattutto in questa fase, non è solo di farsi rintracciare, ma di fare in modo che chi ha visto la sua offerta se ne ricordi al momento giusto (cioè quello dell’acquisto).
  • Da metà novembre a metà dicembre c’è il picco massimo: è la fase in cui gli utenti hanno deciso (o sono nell’urgenza di risolvere l’acquisto) e si dedicano agli acquisti. È in questo periodo che è importante farsi trovare come risposta alle ricerche online, per non regalare spazio alla concorrenza e perdere potenziali fonti di business.
  • Da metà dicembre a fine anno c’è un fisiologico calo delle ricerche, che poi viene compensato da un nuovo picco per i saldi invernali di gennaio. Non è vero che finito il Natale, finisce tutto: si apre, per il retailer, un nuovo periodo caldo, in cui conviene essere ancora molto visibili.

Uno degli strumenti principali per potenziare il proprio business online in questo periodo è Google Shopping, la cui considerazione nelle ricerche da desktop sta notevolmente crescendo. Ma soprattutto da Mobile, vista la crescita di ricerche ed il nuovo comportamento di Google Shopping su dispositivi mobili, è ormai diventato irrinunciabile.

Nel mio prossimo post scoprirete quali sono i 7 passi per farsi trovare pronti per Natale 2015.
Restate sintonizzati!

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Alberto Mariutto
Inbound Marketing Strategist

Inbound Marketing Strategist di Intesys, Alberto accompagna i clienti nello sviluppo di progetti di Digital Marketing che siano in grado di raggiungere gli obiettivi di business, e al contempo permettano agli utenti di soddisfare i propri bisogni o desideri.

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