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Non credo sia necessario convincervi che ci troviamo in un mondo ormai smartphone dipendente: lo vedete tutti ogni giorno. Però sono ragionevolmente certo che queste statistiche (fornite da Google ai propri partner) vi sorprenderanno.

  • Oggi il 25% della popolazione mondiale possiede uno smartphone: parliamo di 2.29 miliardi di persone. Nel 2017 le previsioni dicono che si arriverà al 33%.
  • Ogni settimana passiamo più di 15 ore effettuando ricerche via mobile, equamente suddivise tra navigazione da browser e su applicazioni.
  • Il 72% di noi dichiara di non uscire mai di casa senza uno smartphone.

Gli smartphone sono il secondo medium più utilizzato dopo la tv. La torta del nostro tempo sui media è così ripartita:

  • 36.5% televisione
  • 23.3% mobile
  • 18% desktop
  • 21.3% altro (stampa, radio…)

Il 90% di tutte le interazioni con i media coinvolgono più di un dispositivo contemporaneamente. Siamo assorbiti da un contesto multidevice e multiscreen, in cui ogni informazione deve essere presentata in modo che sia massimamente fruibile, a prescindere dal dispositivo.

Il business ed il marketing non possono ignorare questi fenomeni.

Approfondiamo le statistiche e concentriamoci sul rapporto tra navigazione mobile e propensione all’acquisto.

  • Il 65% delle ricerche sono orientate allo shopping ed il mobile è molto spesso il primo contatto tra brand e cliente.
  • L’84% degli utenti mobile dichiara di cercare prodotti e/o servizi ogni giorno.
  • Il 30% degli utenti smartphone ha acquistato tramite mobile almeno una volta.
  • Il 44% ha acquistato su desktop dopo aver effettuato una ricerca via mobile.
  • Il 33% ha acquistato in negozio, dopo una ricerca mobile.
  • Il 71% usa normalmente il servizio di geolocalizzazione, per reperire un esercizio commerciale.
  • Il 69% si aspetta di trovare un negozio a meno di 8 km da dove si trova.
  • Il 50% degli utenti che cercano da mobile vogliono chiudere la transazione entro un’ora (l’83% entro un giorno).
  • Il 71% si aspetta che le performance di caricamento siano uguali o migliori rispetto al desktop.
  • Se il sito non funziona bene, il 33% va dalla concorrenza, alla ricerca di una migliore esperienza di navigazione.
  • Il 46% non ritorna più.

Il 45% delle ricerche mobile vengono effettuate in quelli che Google chiama “micromomenti”: sono le fasi critiche in cui viene rinforzato il processo decisionale.

  • Il 64% degli utenti mobile dichiara di effettuare ricerche in negozio.
  • Il 49% per strada.
  • Il 47% al lavoro.
  • Il 44% a casa.

Traducendo tutto questo in moneta sonante, sappiate che:

  • La spesa mondiale nell’ultimo anno per mobile advertising ha superato i 20 miliardi di dollari.
  • Le previsioni per il 2017 sono di 31 miliardi di dollari di vendite generate via mobile (pari al 7% dell’economia complessiva).

Ok, vi ho annoiato con le statistiche. Ma ora siete sicuramente più consapevoli del perché il mobile sia un universo che va preso in considerazione e che – da un punto di vista squisitamente Marketing – sia assolutamente necessario elaborare una strategia ad esso dedicata: processi e fenomenologia del mobile rispondono a logiche completamente diverse rispetto a quelle tradizionalmente consolidate nel mondo desktop, e quindi utilizzare quest’ultime sarebbe controproducente.

Approfondirò la trattazione di questo argomento nel mio prossimo articolo. Nel frattempo vi invito a porre attenzione all’importanza che riveste il mobile advertising all’interno del funnel di acquisto.

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Alberto Mariutto
Inbound Marketing Strategist

Inbound Marketing Strategist di Intesys, Alberto accompagna i clienti nello sviluppo di progetti di Digital Marketing che siano in grado di raggiungere gli obiettivi di business, e al contempo permettano agli utenti di soddisfare i propri bisogni o desideri.

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