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Nell’era in cui la progettazione delle interfacce deve partire dal mobile, l’ossessione per gli effetti di hover deve passare in secondo piano.

Il comando :hover serve ad impostare lo stile di un elemento quando l’utente sposta il puntatore del mouse sull’elemento.

Con hover si possono ottenere degli splendidi effetti in grado di sorprendere l’utente mentre naviga. Ma stiamo parlando di un’esperienza che avviene via desktop. E se l’utente naviga dal suo smartphone o tablet?

Forse non dovremmo parlare al condizionale, ma dovremmo dare un’occhiata alle statistiche dell’audience online: nel mese di Febbraio sono stati 17,6 milioni gli utenti online da device mobili nel giorno medio, parliamo del 40,6% degli italiani di 18-74 anni, collegati per 1 ora e 38 minuti per persona, mentre gli utenti che hanno navigato da desktop sono stati 12,9 milioni di utenti che corrisponde al 23,9% degli utenti. (fonte Audiweb – Aprile 2015).

In un contesto dominato dal mobile gli effetti di hover dove si inseriscono? Quale ruolo possono avere? Dobbiamo rinunciare completamente a questi effetti?

La risposta a queste tre domande è: pensiamo agli utenti!

Se offriamo agli utenti un’esperienza di navigazione piacevole, semplice ed immediata stiamo andando nella direzione giusta. Gli effetti di hover devono divenire elementi integranti della navigazione in grado di semplificare l’esperienza utente e non elementi che rallentano o complicano.

E’ necessario, quindi, individuare soluzioni in grado di offrire un valore aggiunto per chi naviga da mobile, siano essi effetti di hover o meno.

In relazione all’esperienza di navigazione si può parlare di concetti quali: equivalenza e coerenza.
Si deve permettere all’utente la miglior esperienza possibile nel passaggio da un device all’altro, ma allo stesso tempo si devono offrire soluzioni ed effetti coerenti rispetto alla modalità  di navigazione. E’ inutile avere effetti che non portano alcuna utilità  rispetto ad un’interazione di tipo touch.

Non si tratta quindi di scegliere se utilizzare effetti di hover o meno, ma di progettare una eccellente esperienza indipendentemente dal device utilizzato.

Certo è che ci sono alcune applicazioni di hover che meglio di altre si prestano ad essere implementate nel campo del mobile, di seguito alcuni esempi frutto della nostra esperienza:

– preview delle immagini;
– effetti di zoom sui testi;
– fotogrammi di anteprima per i contenuti video.

In conclusione il focus come sempre deve restare sugli utenti, non perdiamo tempo inutile nel costruire effetti hover che non portano alcun vantaggio e rischiano di peggiorare l’esperienza dell’utente.
Concentriamoci nel fornire la miglior esperienza possibile!

Guarda anche le nostre slide dedicate al tema: “Hover is dead“.

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